Pozzolengo ha aperto la strada, con una produzione già conosciuta ed apprezzata ormai da alcuni anni. Ed ora anche Desenzano ha il suo zafferano: una produzione limitata, curatissima e rigorosamente artigianale lanciata da Raffaella Visconti, editrice e giornalista particolarmente nota sul lago di Garda come fondatrice e direttrice del mensile Dipende, che negli ultimi anni ha deciso di tornare all’originario amore per la terra inventandosi un’attività agricola sicuramente singolare.
“Nel 2013 Dipende ha compiuto vent’anni, ed io per l’occasione ho deciso di ricollocarlo su Internet trasformando l’edizione cartacea da mensile a trimestrale – racconta Raffaella -. L’obbiettivo era quello di prendermi un anno di tempo per sviluppare nuove idee. In questo periodo ho notato dei campi incolti a Desenzano, di proprietà di alcuni amici, che hanno acconsentito a lasciarmi sperimentare qualche coltivazione. Ho fatto vari tentativi, poi mi è venuto in mente di provare con lo zafferano: in fondo se aveva dato risultati così brillanti a Pozzolengo, perché non poteva funzionare anche a Desenzano?”
Partita dallo studio del terreno, Raffaella si è mossa guardando non solo all’esperienza gardesana ma anche a quelle di due altre zone vocate d’Italia come Abruzzo e Sardegna.
“Ho iniziato piantando bulbi di diversa provenienza due anni fa: i risultati sono stati talmente soddisfacenti che ho deciso di estendere la piantagione per quasi tremila metri. L’anno scorso, da metà ottobre a metà novembre, ho fatto la mia prima raccolta, tutta rigorosamente a mano: un procedimento bello ma anche delicatissimo ed impegnativo, perché gli splendidi fiori di zafferano vanno raccolti solo la mattina presto, prima che si aprano, in modo da salvaguardare e non inquinare gli stimmi, che vanno asportati ed essiccati in giornata”.
Alla fine del 2016, dopo aver superato l’esame regionale per diventare “piccolo vivaista”, Raffaella ha lanciato la sua linea “Zafferano di Desenzano”, che comprende sia gli stimmi in confezione da un grammo che le bustine da 0,10, oltre ai biscotti realizzati con il pasticcere Orlando Pasquali di Pozzolengo.
“Sono piaciuti tantissimo, perché la qualità del prodotto artigianale è completamente diversa dal normale zafferano che conosciamo sia per colore che per il profumo ed il gusto. Per il futuro stiamo pensando di utilizzare per la produzione dei biscotti delle farine antiche di Castellaro per garantire il chilometro zero assoluto. Ma sto anche collaborando con alcuni allevamenti locali per la produzione di un formaggio allo zafferano”.
Nei terreni affittati, che sono già in regime di conversione al biologico, Raffaella ha esteso le coltivazioni anche alla lavanda vera, edibile, da olio essenziale, e sta già sperimentando con Pasquali la produzione di biscotti alla lavanda.
“Sto inoltre compiendo alcuni esperimenti con le erbe spontanee basate sul concetto di agricoltura sinergica, secondo la quale il suolo non va lavorato in quanto si cerca di accostare piante con particolari consociazioni che si aiutano a vicenda creando un ecosistema incredibile e molto variegato. Il tutto senza concimi, senza trattamenti e senza diserbo. Ho rispolverato la mia laura in architettura creando nel terreno una sorta di spirale circondata da sassi con al centro tutte le piante madri delle varie tipologie biologiche: rosmarino salvia, vari tipi di menta, basilico. Sto inoltre tentando la riproduzione all’aperto di varietà spontanee come il pungitopo, di cui si mangiano i germogli. E’ un’esperienza bellissima: credo davvero che per tutti noi sia necessario domandarsi dove stiamo andando e riscoprire di conseguenza l’importanza del rapporto con la terra”.
La linea Zafferano di Desenzano è attualmente disponibile per l’acquisto in tre punti vendita, ovviamente tutti a Desenzano: l’enoteca letteraria Sfusi Divini in via Castello, la salumeria Ruffoni in piazza Malvezzi e la caffetteria Dolce Caffè in via Merici.
Lascia un Commento