Fruttato, perfetto equilibro fra amaro, piccante e dolce, corredo organolettico elevatissimo, rafforzamento delle consuete caratteristiche di finezza, leggerezza e versatilità negli abbinamenti: questo il profilo dell’olio Garda Dop 2017, da poco spremuto nei frantoi al termine di un’annata a due velocità.
Dai primi dati emerge una diminuzione complessiva del raccolto pari al 30%, a causa di una stagione difficile contrassegnata da mesi caldi e siccitosi oltre che dalle grandinate di fine estate in tutte le tre sottozone (Garda Orientale, Bresciana, Trentina). Il calo della produzione è stato però fortunatamente compensato da rese qualitative molto buone: le alte temperature hanno concentrato il succo all’interno delle olive, portando le rese al 15% contro la media del 13% raggiunta lo scorso anno. Non solo: le olive sono infatti arrivate al giusto grado di maturazione in leggero anticipo ed in ottime condizioni sanitarie, grazie all’impegno generalizzato dei produttori a garantire un prodotto di valore.
“La campagna di raccolta è andata sicuramente meglio del previsto – assicura Andrea Bertazzi, presidente del Consorzio Olio Garda Dop -. Il 2017 si presenta come un anno di scarica, dopo un 2016 all’insegna di un boom delle produzioni: il calo era atteso, ma è stato accentuato dai fattori climatici estremi dell’annata. Ma se l’olio a denominazione sarà sicuramente meno rispetto allo scorso anno, sulla qualità quest’anno davvero non si discute”.
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