E’ un’azienda di solide ed antiche radici: ma anche una realtà dinamica, che ha saputo inventarsi nuove collocazioni aprendosi all’ospitalità ed all’accoglienza con una serie di proposte a 360 gradi. Fondata nel lontano 1925, l’azienda agricola La Torre di Mocasina, frazione del comune di Calvagese della Riviera, è una delle insegne storiche nell’area produttiva della Valtènesi: realtà molto dinamica che da domani, mercoledì 7 febbraio, riapre i cancelli al pubblico per la seconda edizione di “Calvajazz”, rassegna eno-musicale che continuerà con puntuale cadenza settimanale ogni mercoledì fino al prossimo mese di maggio. Il cartellone parte in grande stile con una “prima” assoluta: uno show tributo che il cantautore bresciano Charlie Cinelli, uomo simbolo della tradizione dialettale e folkloristica, ha voluto dedicare al grande Frank Sinatra, cimentandosi quindi per la prima volta in una dimensione da puro interprete con l’accompagnamento al pianoforte di Oscar Del Barba.
“Sarà una grande sorpresa ed una notte da non perdere– racconta Attilio Pasini, omonimo del nonno fondatore de La Torre ed al vertice della cantina dal 1986 -. La formula non cambierà: al concerto si aggiungono degustazioni dei nostri vini aziendali in abbinamento a prodotti tipici del territorio come ad esempio i salumi dell’azienda agricola Marchesini di Bedizzole. Nel corso della pausa dei musicisti ci sarà anche la possibilità di degustare il nostro risottino: al Groppello ovviamente, il nostro vitigno tipico”.
Quali vini si degusteranno durante le serate di Calvajazz? La Torre è un’azienda prevalentemente “red oriented”, molto legata al già citato Groppello che per altro in uno dei suoi due biotipi principali prende il nome proprio di Mocasina: ma negli ultimi tempi Attilio sta scommettendo molto anche sulle bollicine. Con alcune interessanti novità.
“La scorsa primavera abbiamo lanciato sul mercato lo Scapigliato, uno spumante metodo Martinotti a base Riesling, ammorbidito con un 15% di Incrocio Manzoni. Prodotto fresco, scalpitante, andato ad affiancarsi ad una referenza sicuramente più ambiziosa come il nostro ormai conosciuto Metodo Classico 100% Chardonnay con affinamento sui lieviti fino di 24 mesi. Ma verso fine anno arriverà una terza tipologia: un altro metodo classico, questa volta rosé, prodotto con il medesimo uvaggio del Chiaretto ed almeno 11 mesi di contatto con i lieviti”.
Circa 40 mila le bottiglie prodotte in totale, vendute anche all’estero, da Singapore a Taiwan fino alla Cina: ora anche in Corea del Sud, dove La Torre è sbarcata nel 2017. “Aree in cui la preferenza viene accordata ai nostri rossi di maggiore struttura come ad esempio Il Torrione, un assemblaggio di Marzemino e Groppello raccolti in vendemmia tardiva e sottoposto ad un contatto molto prolungato con le bucce prima di un prolungato affinamento in legno”.
Inserita anche nel circuito Garda Special Wedding, come tappa degli itinerari organizzati su misura in occasione di matrimoni gardesani di clienti stranieri. La Torre sta puntando molto sull’ospitalità in cantina con numerose iniziative: ora tocca a Calvajazz, che dopo il debutto del 7 proseguirà in febbraio con Angelo Peli trio (il 14), Less is More Trio (21) e Waja Maja Trio (28).
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