L’agricola Avanzi di Manerba del Garda ha archiviato un 2016 di grande soddisfazione: la storica famiglia di imprenditori gardesani del vino ha messo a segno una crescita complessiva del 15%, segnata in particolar modo da un aumento costante delle vendite all’estero (+30%), che rappresentano ormai circa il 40% del giro d’affari complessivo.
“E’ stata davvero un’ottima annata – racconta il responsabile commerciale Giovanni Avanzi -. Brinderemo a questi risultati positivi con un nuovo vino che lanceremo nel corso del 2017: un Igt Benaco Bresciano che produrremo con una cuvèe di Chardonnay coltivato a Montecorno, in Desenzano, e di Pinot Bianco raccolto nella nostra tenuta di Sirmione. Pensiamo ad un bianco importante, che vorremmo affiancare al Lugana nella fascia alta della nostra linea”.
Quella targata Avanzi è una gamma come noto estremamente variegata: in Valtènesi sono in produzione 40 ettari di vigneto per un totale di 350 mila bottiglie tra rossi e Chiaretto, mentre dal vigneto di 26 ettari in Lugana arrivano ulteriori 250 mila bottiglie. C’è poi la birra artigianale di Manerba Brewery, 250 mila bottiglie da 0,33, e quella di olio extravergine di oliva. “Abbiamo 3500 piante di proprietà dalle quali produciamo circa 15 mila bottiglie di olio Garda Bresciano Dop – spiega Giovanni -. A questo si aggiunge l’Estivo, altre 20 mila bottiglie realizzate con le olive conferite al frantoio di Manerba dai contadini della zona”.
Gli Avanzi sono attivi anche nel campo delle bollicine metodo classico con l’agricola Romantica a Passirano, in Franciacorta, dove la produzione è già arrivata a 45 mila bottiglie tra Brut, Satèn e Millesimato. I vini sono tutti curati dall’enologo di famiglia, Giuseppe Avanzi, mentre a Francesco Avanzi competono birra e olio.
Come detto, il 2016 ha portato notevoli incrementi sui mercati internazionali, seguiti personalmente da Nicola Avanzi, cugino di Giovanni: la Germania resta il primo mercato, ma nuove opportunità sono nate sia negli Usa che in Giappone. E quest’anno il marchio Avanzi si prepara a sbarcare anche in Russia e nelle Filippine.
“Stiamo concentrandoci esclusivamente sulla linea top di gamma, riducendo le tipologie per dare sempre maggior forza alla qualità ed al valore di ogni singola bottiglia – conclude Giovanni -. Alla base di questa scelta c’è un’attenta politica di valorizzazione del territorio e delle nostre vigne: l’idea è di specializzarci ulteriormente per avere solo dei veri e propri cru, come si conviene ad un’azienda che ha scelto ormai di lavorare solo ed esclusivamente uve di proprietà, esercitando un controllo totale della filiera”.
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